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Roberto Petrocchi

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Roberto Petrocchi ha fondato nel 1979, la Cineasti Riuniti “Cinema e Società”, con cui ha dato vita al progetto di formazione cinematografica e divulgazione culturale in ambito formativo. Ha svolto l’attività di documentarista ed è stato assistente alla regia di Valerio Zurlini. Ha curato programmi culturali per la televisione. Nel 1996 ha diretto l’episodio “Imputazione: tentato furto di... felicità”, del film collettivo “Intolerance” - Sguardi del cinema italiano sull’intolleranza”, patrocinato da Onu, Unicef e Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con il suo film di fiction “L’ombra del gigante” - tratto dal libro “La grande Eulalia” di Paola Capriolo, Feltrinelli Editore - ha rappresentato l’Italia al Festival Internazionale del Cinema di Berlino. All’attività di sceneggiatore, regista ed operatore culturale, affianca quella di docente di storia e critica del cinema e tecnica filmica. Particolarmente attento alle tematiche d’impegno sociale, civile e solidale, ha realizzato nel 2010 la campagna di sensibilizzazione sul tema della sicurezza stradale per la Fondazione Onlus - “Maurizio Cianfanelli”, con la partecipazione di Roberto Herlitzka, Valerio Mastandrea, Elena Sofia Ricci, Milena Vukotic, e ha curato la Rassegna di cortometraggi “Finalisti al Roma Film Corto”, per il Progetto “Medicinema” (2016). E’ stato membro di membro di Giuria e presidente del Festival del Cinema Indipendente, del Festival delle Opere Prime, del Festival “La città in corto” di Roma ed ha presieduto la Commissione della Biennale Spazio Pubblico - Sezione Cinema. E’ direttore didattico di “Cinema e Società School” ed è attualmente impegnato nella messa in scena del best seller “Oriana Fallaci, Morirò in Piedi” - Ed. Polistampa, di Riccardo Nencini parlamentare e già vice ministro per le Infrastrutture ed i Trasporti.

Già direttore artistico di Roma Film Corto, festival internazionale di cinema indipendente e contaminazioni artistiche, ha presentato alla Festa del Cinema di Roma la tredicesima edizione del Premio Roberto Rossellini insieme a Renzo Rossellini. Il Premio - ormai parte integrante del Roma Film Corto Fest - ha illustrato il suo ricco programma. Oltre al concorso riservato a sceneggiature per corto-mediometraggio, infatti, ci saranno anche numerosi eventi ed incontri all’insegna dello studio della figura e l’esperienza di Roberto Rossellini, con la finalità di porre l’attenzione sul grande progetto di un’Enciclopedia Audiovisiva della Storia, che fu a cuore al grande regista. Oltre 30 le opere in cartellone, 10 le sezioni ufficiali, di cui 3 competitive: Concorso, Award Winning (riservata ad opere già premiate in altri festival e/o rassegne), Cinema solidale, Musica da vedere (che prevede esibizioni musicali dal vivo). Altre sezioni: Percorsi Visivi, Nuova animazione; Mostre, Multimedia Art (riservate ad opere che sperimentano nuovi linguaggi) e Laboratorio Scuola e Università (indirizzate a studenti di scuola ed università). Oltre al Premio Colosseo d’Oro che verrà assegnato al Miglior Cortometraggio, e al Premio Colosseo d’Argento alla Migliore Sceneggiatura e la Migliore Interpretazione Maschile/Femminile, sono previste borse di studio in denaro, offerte dall’Istituto di Cultura di New York, per la trasposizione filmica in cortometraggi/mediometraggi delle due sceneggiature vincitrici del Premio Roberto Rossellini. Il Premio Internazionale Roberto Rossellini, ha l’ambizione d’incentivare i giovani talenti, in Italia e nel mondo – importante, in tal senso, il contributo dell’Istituto Italiano di Cultura di New York e di SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, assieme alle partnership degli Istituti di Los Angeles e di Pechino, e ad altri istituti italiani operanti nel mondo – ed inaugurare un percorso di studio parallelo e coincidente con il Progetto completamento dell’Enciclopedia Audiovisiva della Storia, fortemente voluta da Roberto Rossellini. La cerimonia di premiazione del Premio si svolgerà poi presso la Casa del Cinema di Roma il 18 dicembre, a conclusione del Roma Film Corto. Il disegno del logo del Premio Rossellini è stato realizzato da Fabrizio Cintoli.

Alla presentazione del Premio Roberto Petrocchi ha dichiarato: “La crisi del settore del cinema e dell’intero comparto della cultura a causa della pandemia, ha determinato una risposta significativa: la vigorosa determinazione ad ‘unire le forze’, la volontà di tenere accesa, nonostante tutto, la necessità di un Progetto culturale: probante testimonianza che l’agognata ripresa economica non può prescindere da un’industria della cultura e dello spettacolo forte, assieme ad un itinerario di divulgazione/formazione in ambito scolastico ed universitario. Festival, rassegne - ad ogni livello - hanno rappresentato il primo avamposto di questa resilienza. In tale direzione, il Roma Film Corto - Premio Internazionale Roberto Rossellini, costituisce, in un macro contenitore di proposte, un’occasione d’incontro e confronto per giovani autori registi, critici, produttori, distributori un “laboratorio aperto”, attento alla sperimentazione del linguaggio filmico, ma anche al rinnovamento del processo produttivo. Un successo decretato dalla partecipazione del pubblico e dai prestigiosi componenti/presidenti di Giuria: Paolo Bonacelli, Margherita Buy, Carolina Crescentini, Leo Gullotta, Giuliano Montaldo, Heidrun Schleef, Pamela Villoresi, il Premio Oscar Gianni Quaranta, solo per citarne alcuni. Un evento che ha visto l’iscrizione di oltre 2000 opere provenienti dall’Italia e dall’estero, spesso provenienti dalle miglior scuole di cinema; la partecipazione di 150 istituti scolastici ed università, un numero sempre crescente di spettatori. Presupposti fondamentali per proseguire nel percorso intrapreso fin qui, con la rafforzata persuasione che il rinnovamento passi necessariamente dalla formazione e l’incentivazione della conoscenza, in piena coerenza con quella che fu la visione di Roberto Rossellini”.

SOLO TRE DOMANDE

  • Mi de­scri­vo con solo tre ag­get­ti­vi
    • Tenace.
    • Appassionato.
    • Romantico - perché per fare cinema bisogna avere un filo di romanticismo e il cinema è anche questo, riscoprire quello che è stato all'origine
      .
  • Il solo even­to che mi ha cam­bia­to la vita
    • Mi hanno cambiato la vita due film: "Roma città aperta" di Roberto Rossellini e "Il posto delle fragole" di Ingmar Bergman. Questi film mi hanno fatto capire che la mia attività sarebbe stata quella cinematografica.
  • Solo un link so­cial­men­te uti­le
    • Direi il link del mio festival, così posso dare un'indicazione a coloro che desiderano partecipare al Premio Roberto Rossellini: http://www.romafilmcorto.it/

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