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Bianca Pilat presenta "Eros e Thanatos" mostra collettiva a Milano fino al 30 aprile

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Eros Thanatos è il titolo della mostra curata da Bianca Pilat. Un percorso espositivo che coinvolge varie generazioni di artisti pronti ad indagare in tempi pandemici quelle sensazioni profonde che determinano nell’animo umano passioni e azioni.Il concetto di Eros, inteso secondo la concezione platonica soprattutto come forza vitale e positiva dell’uomo verso la verità e il bene, diventa nell’interpretazione più contemporanea pura esaltazione dei sensi, desiderio, pulsione sessuale, istinto di autoconservazione in contrapposizione all’inalterato istinto di morte. Pur nella diversità degli esiti ciò che emerge è una forte rispondenza e un inatteso legame tra queste due tematiche universali, Eros e Thanatos, evocatrici da sempre di seduzione, tormenti, ambiguità di sentimenti e relazioni umane.La mostra, arguta e colta, sarà accompagnata da un catalogo a tiratura limitata con il contributo critico di Enrichetta Buchli.

gli Artisti:

Maria Agozzino - Paola Bartolacci - Corrado Bonomi - Bruno Ceccobelli - Gianni Cella - Nizzo De Curtis- Anna Muzi Falconi - Pietro Finelli - Nadia Frasson - Nino Longobardi - Silvia Manazza - Maximo Pellegrinetti - Giovanni Rubino - Alberto Terrile - Anna Santinello - Andrea Savazzi - Gianni Emilio Simonetti - Yasuko Sugiyama

bianca pilat

Dopo un breve periodo di collaborazione con la storica Galleria di Porta Ticinese, inaugura nel 1980 la Galleria Bianca Pilat in via Lanzone da Corte a Milano organizzando mostre di Man Ray, Matta, Balla, De Chirico, Magritte, Maurice Henry, Max Ernst, Mirò, Jim Dine, Tapies per citare i nomi più prestigiosi, collaborando nel frattempo con riviste e, per un breve periodo, con Repubblica. Ha curato e redatto il catalogo generale delle opere grafiche di Man Ray (editore Studio Marconi).
Nel 1988 ha inaugurato, sempre a Milano, la sede di via Custodi, con artisti emersi negli anni Sessanta a Roma come Tano Festa, Schifano, Angeli, Scordia.
Partendo da presupposti culturali quali l'influenza nelle giovani generazioni delle grandi avanguardie storiche come la Pop Art - la più adatta a rappresentare la contemporaneità il cui linguaggio è sempre più filtrato dalla televisione e pubblicità - ha ideato e organizzato mostre il cui tema è, in vario modo, ispirato al mondo dell'industria e alla sua creatività. del 1991 Progetti e oggetti con Mendini, Munari, Ruggeri, Santachiara, Serafini e Sottsass.
Nel 1992 organizza la prima grande mostra mondiale, itinerante, sulla e con la Coca Cola (Cocart con esposizioni a Milano, Verona, Mantova, Bari, Chicago, Toronto, Montreal). Nel 1994 ha curato la Sezione arte della mostra realizzata dalla Walt Disney (El Mundo magico de Mickey Mouse) a Madrid e Barcellona. del 1998 Da Ferrari alla Ferrari in omaggio al mito di Enzo Ferrari, all'interno delle celebrazioni indette dal Comune di Maranello e con la collaborazione della Ferrari.
Particolarmente interessata ai fenomeni sociali, ha realizzato le mostre: Arte e Misfatti, Mani Pulite & Parole Sporche, Viva l'Italia, Nel Segno dell'Angelo.
Nel 1996 ha aperto la sede di Chicago, Bianca Pilat Contemporary Art, il cui obiettivo è stato la promozione dell'arte e della cultura italiana. In più casi le mostre progettate sono state ospitate in musei e spazi pubblici. Nel 2000 ospita la mostra di Yann Arthus Bertrand (Omaggio alla Terra con catalogo Mondadori), giornalista, fotografo e ambientalista francese che è un puntuale osservatore dello stato di salute del pianeta e dei problemi cui l'umanità deve fare fronte. Nel 2003 si trasferisce nella sede di via Ollearo la cui ristrutturazione assorbe molte energie e continua la sua attività a Chicago. Nel 2009 viene assorbita dalla ricerca storica che vede suo padre, deceduto nel 2006, protagonista durante la seconda guerra mondiale del salvataggio di più di duecento ebrei. Un episodio storicamente sconosciuto che porterà il Presidente della Repubblica a conferire al padre, Bruno Pilat, la medaglia d'argento alla memoria. Il racconto di questa ricerca è stato pubblicato nel 2018 con il titolo Un eroe a sua insaputa. Numerose sono le personalità della cultura che hanno appoggiato le iniziative realizzate da Bianca Pilat: critici e storici d'arte quali Rossana Bossaglia, Pierre Restany, Elena Pontiggia, gli artisti Mimmo Rotella, Tino Stefanoni, Vincenzo Accame, Emilio Tadini, Guido Crepax, Nanda Vigo, Suphan Barzani (pseudonimo di Franco Battiato), Armando Testa che ha avuto nella società il doppio ruolo di artista e quello preponderante di pubblicitario di grande successo, Enzo Mari nella sua veste di artista e numerosi altri. Sono intervenuti con saggi, poesie, interviste: il filosofo Massimo Cacciari, la poetessa Alda Merini, il sociologo Alessandro Dal Lago, il semiologo Omar Calabrese, il politico Alessandro Natta, il regista Wim Wenders, la psicoanalista Enrichetta Buchli e molti altri per analizzare, da differenti punti di vista, i fenomeni considerati.

info mostra

Periodo : 26 marzo - 30 aprile
Orari : lunedi-venerdi 15.00 - 19.00 (su appuntamento)
Luogo: Associazione Culturale Bianca Pilat, via U.Ollearo n 3, Milano 20155

per saperne di più

https://www.biancapilat.it/index.php?i=exhibition&idmostra=9

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