Solo Menti

Rocco Anelli

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Rocco Anelli è un regista e scrittore pugliese, docente a contratto di regia presso l’American University of Rome e autore dei cortometraggi I gemelliSe fossi uomoPier Paolo morto e risorto (finanziato da Apulia Film Commission), Animalia Vivremo nelle pareti, vincitore del bando SIAE - Per chi crea. Ha realizzato anche un documentario breve intitolato La Terra Desolata per conto della RUFA - Rome University of Fine Arts. Ha diretto spettacoli e opere liriche, tra cui Tosca e Rigoletto, e avviato una proficua collaborazione con l’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari e la Camerata delle Arti di Matera. È autore del romanzo I bagnanti per Les Flâneurs Edizioni e dei testi per il CD Bagliori di quiete in uscita, con le voci di Maria Grazia Zingariello e Katia Ricciarelli. È anche autore del saggio La costruzione triadica dell’immagine: corpo, materia e suono per Florestano Edizioni.

SOLO TRE DOMANDE

  • Mi de­scri­vo con solo tre ag­get­tivi­
    • Armonico.
    • Riccio.
    • Online.

Dopo un intenso “summit” con amici, siamo giunti alla conclusione che armonico potesse rappresentare al meglio il mio lato più legato alla musica, al teatro e alle regie Operistiche di cui mi occupo; il riccio, poi, mi ha sempre caratterizzato da quando ero piccolo, facendomi sentire a volte diverso e a volte complesso, come se essere riccio potesse rappresentare la poliedricità che un po’ mi porto dentro. E online è l’aggettivo simpatico che va sempre aggiunto! Sono un grande consumatore di cultura digitale, mi piace restare informato ed essere sempre disponibile. Il primo e l’ultimo aggettivo sembrano entrare in contrasto, armonioso (e legato all’arte del passato) cozza con online (e con il “nonsense” del presente). E il riccio, in mezzo, sembra spiegare bene questa apparente contraddizione.

  • Il solo even­to che mi ha cam­bia­to la vita
    • Quando mi sono trasferito a Roma.
      Nato e cresciuto in Puglia ho sempre sognato di andare via dal mio paesino. Non c’era un sentimento di rancore nei confronti della periferia barese, ma solo una grande voglia di esplorare il mondo. Roma è stata la chiave di volta. Chiuso nel mio monolocale ho scritto il mio primo romanzo, ho esplorato la vera vita di città, ho toccato con mano l’arte e ho potuto apprezzare davvero le varie sfaccettature di me stesso. Ho trovato amici e compagni di vita e ho imparato ad essere indipendente. Ho trovato un mio stile, quella che si potrebbe chiamare la mia arte e ho provato ad abbandonare tutte le sovrastrutture che mi portavo indosso per essere autentico. E allontanandomi dalla Puglia, l’ho ritrovata e l’ho compresa, capendo quanto mi manca e quanto, in realtà, faccia parte di me.
  • Solo un link so­cial­men­te uti­le
    • https://gayhelpline.it
      Stando a Roma ho anche avuto modo di osservare attivamente e toccare con mano le varie sfaccettature di cosa significa far parte della comunità LGBTQIA+. Essere autenticamente se stessi comporta sempre un sacrifico. Bisogna sempre essere pronti a vivere e viversi con onestà e senza rimorsi. È un diritto di tutti. Ci sono persone che, purtroppo, non possono vivere così. Il link che voglio condividere è una helpline, un posto digitale da chiamare, a cui scrivere, in cui rifugiarsi che può accogliere le richieste d’aiuto, i dubbi e le difficoltà di giovani (e non solo) queer che si sentono persi e che cercano la strada per viversi, finalmente, con impenitente autenticità!

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