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Festival del mare - Roma al centro del Mediterraneo

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Si è svolta oggi, presso la Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano della Camera di Commercio di Roma, la seconda edizione del Festival del mare - Roma al centro del mediterraneo. All'evento hanno partecipato Lorenzo Tagliavanti (Presidente della Camera di Commercio di Roma), Adolfo Urso (Ministro delle Imprese e del Made in Italy), Sara Merigo, per Fincantieri Enrico Della Gatta (Responsabile Geopolitical Studies and Advocacy), per Terna Riccardo De Zan, (Responsabile Progettazione e Realizzazione DC), per MSC Crociere Luca Valentini, (Direttore Commerciale), Lucio Caracciolo (Fondatore e Direttore della rivista italiana di geopolitica Limes) che ha tenuto la Lectio Magistralis e Pietro Abate (Segretario Generale della Camera di Commercio di Roma).

Al Tavolo di confronto sull’importanza del mare per Roma e sulla relazione tra Roma e l’economia hanno partecipato Davide Bordoni (Amministratore Unico RAM), Antonio Bufalari (Segretario Generale di Assonautica), Giovanni Massimiliano Consoli (Vice Segretario Generale Assarmatori), Rodolfo Giampieri, (Presidente Assoporti), Luca Sisto (Direttore Generale Confitarma), Valter Vomiero (Presidente Confetra Lazio).

Al tavolo di confronto sul passato e sul futuro della centralità di Roma nel Mediterraneo hanno partecipato Alessandro D’Alessio (Direttore del Parco archeologico di Ostia Antica), Massimo De Domenico (Associazione Tecnica Navale e Vice - Presidente Commissione Ingegneria Navale Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma), Leopoldo Franco (Professore Ordinario di Ingegneria Costiera, Università degli studi Roma Tre), Gianni Gargano (Vice - Presidente Assonautica e Presidente Assonautiche del Lazio), Marialisa Nigro (Professoressa di Ingegneria dei Trasporti, Università degli studi Roma Tre).

Nello Musumeci (Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare) ha esposto le conclusioni della giornata ed i saluti.

A novembre, l’Istituto Piepoli ha condotto una ricerca di opinione (3.500 interviste online) su sette Paesi che si affacciano nel Mediterraneo per capire meglio il tema della centralità di Roma e dell’Italia, nel “nostro” mare. I tre Paesi del “Nord Mediterraneo” scelti sono stati Italia, Francia e Grecia per un totale di oltre 130 milioni di abitanti, quelli del “Sud Mediterraneo” sono stati Algeria Marocco, Egitto e Tunisia che oggi sono popolati da poco meno di 200 milioni di abitanti in rapida espansione.

Le domande che riguardano la strategicità e centralità dell’Italia e di Roma nel Mediterraneo registrano, in tutti i casi, un alto livello di riconoscimento. Interrogati sulla strategicità della posizione geografica dell’Italia e di Roma nel Mediterraneo, la risposta è ampiamente positiva: Tunisia 88%, Algeria 87%, Francia 84%, Egitto 83%, Marocco 81%, Grecia 77%. Per gli intervistati italiani la percentuale è del 77%.

Sull’affermazione che la città di Roma è un importante centro economico di riferimento per l’Europa, la risposta è molto positiva. Percentuali più alte per Grecia (74%) e Tunisia (71%), rispetto alle pur alte percentuali di Algeria (68%), Egitto (68%) e Francia (66%).

La domanda, poi, sulla rilevanza di Roma per lo sviluppo economico del Mediterraneo vede gli intervistati concordare su questa affermazione con percentuali molto elevate che vanno dal 72% della Grecia (la più alta) al 64% dell’Egitto (la più bassa).

Quanto agli ambiti in cui l’Italia si distingue maggiormente c’è un coro generale su tre campi: la cultura, l’arte e il turismo, con una prevalenza di quest’ultimo aspetto soprattutto per i tre Paesi del “Mediterraneo del sud” coinvolti nell’indagine. Sugli aggettivi che descrivono Roma c’è una pressoché unanimità nel definirla città storica, ricca di cultura, turistica, bella e affascinante.

Una domanda interessante e drammaticamente attuale è stata posta su “Roma e lo sviluppo della pace nel mondo”: Tunisia ed Egitto hanno fatto registrare la percentuale più alta (64%) nel ritenere la Capitale come città importante per questo obiettivo. Per gli intervistati italiani la percentuale è pari al 53%.

Un altro aspetto importante che emerge dall’indagine è il giudizio sulle relazioni commerciali tra i Paesi presi in esame e l’Italia. Gli intervistati dei Paesi del Sud Mediterraneo, in particolare, giudicano insufficienti le relazioni tra l’Italia e i loro Paesi: Tunisia 64%, Marocco 59%, Algeria 54%. Nel caso della Francia e della Grecia, questa percentuale si attesta rispettivamente al 48% e al 44%. In generale, per gli intervistati il fatto che l’Italia mantenga delle relazioni economiche con i loro Paesi è di supporto anche alla crescita economica dell’Italia ed è opinione trasversale che il nostro Paese debba intensificare i rapporti commerciali con quelli del Mediterraneo.

“La ricerca internazionale condotta dall’Istituto Piepoli - afferma Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma - mette in evidenza come la strategicità e centralità di Roma e dell’Italia nel Mediterraneosiano fortemente percepite da tutti i Paesi oggetto dell’indagine e, dunque, come il Mediterraneo rientri, inevitabilmente, fra le nostre priorità. L’economia del mare è una leva fondamentale di sviluppo per il nostro Paese, per l’ampiezza e la complessità delle filiere interessate. A livello nazionale questa realtà rappresenta 228mila imprese e oltre un milione di occupati e vale 64,6 miliardi di euro di valore aggiunto diretto. In totale, la filiera del mare genera 178,3 miliardi di euro di valore aggiunto: 10,2% del totale dell’economia nazionale. E’ necessario, dunque, puntare su questa grande opportunità, finora non adeguatamente valorizzata, e porla conclude Tagliavanti - al centro dello sviluppo della nostra città e del nostro Paese”.

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