"Il cavallo in biblioteca. Scritti inediti" di Federico Fellini a cura di Rosita Copioli per Vallecchi
Vallecchi Firenze presenta "Il cavallo in biblioteca. Scritti inediti" di Federico Fellini a cura di Rosita Copioli, con uno scritto di Pietro Citati.
«Il bell’animale elegante e mansueto
si avvicina ai grandi leggii
e annusa delicatamente i libroni aperti
che vi giacciono sopra,
poi volge con grazia il collo chiomato
verso gli scaffali e lecca appena
il dorso di uno dei tanti libri.»
il libro
Il cavallo in biblioteca è l’ultimo libro di Federico Fellini: inedito. Contiene i divertentissimi spot per la lettura che scrisse su commissione di un consorzio di editori rimasto fantasma, e che depositò nel marzo 1988 alla SIAE, senza poi realizzarli, come invece accadde per la pubblicità di Campari, Barilla e della Banca di Roma. Ritrovati nell’archivio del Fellini Museum di Rimini, sono diversissimi tra loro per ambienti, invenzioni, paradossi, umorismo, sarcasmo e parodia sociale: come la polemica sull’invasività della televisione, dove Fellini ingaggia un duello scatenato e impari con Berlusconi, che nei suoi canali privati interrompe i film con la pubblicità. «Non si interrompe un’emozione» è il suo slogan. Fellini sfodera le proprie arti/armi: la fantasticheria surreale e fantascientifica, la difesa dell’avventura, della magia, dell’immaginazione e del sapere. Sono quadri memorabili. Ritraggono le famiglie italiane, gli stereotipi, il quotidiano, ma anche i grandi archetipi legati ai personaggi romanzeschi, ai libri, alle biblioteche, alla sapienza autentica. Veri e propri apologhi che rispecchiano la sua invenzione imprevedibile. Appunto quella del cavallo in biblioteca, che dà il titolo al libro, ed è per Fellini il simbolo della libertà e della sua bellezza.
Il cavallo discende da Pegaso alato, il simbolo dell’immaginazione. Non è ciò che i film e i libri trasmettono? Rosita Copioli introduce i testi, li trascrive per la comodità dei lettori, ma li presenta anche nei dattiloscritti originali. Li commenta secondo lo stile de Gli occhi di Fellini (Vallecchi 2020), che Pietro Citati definì «un libro splendido, quasi unico nella saggistica italiana: sottile, profondo, enigmatico». Nello scritto che qui si pubblica, Citati notò, di quegli «occhi», ciò che appare scorrere in questi spot: «ogni sfumatura dell’anima umana, forse ogni sentimento animale, perché Fellini apparteneva – io penso – anche all’amabile e terribile regno degli animali». Il cavallo, appunto: in biblioteca.
federico fellini
Federico Fellini (Rimini, 20 gennaio 1920 – Roma, 31 ottobre 1993) è stato non solo uno dei più grandi registi, ma uno dei massimi artisti del Novecento. Con ciascuno dei suoi film ha dato una rappresentazione memorabile della storia italiana, e più nel profondo, dell’anima umana. Dove – si è chiesto Kundera – dopo Stravinskj, dopo Picasso, si trova un’opera più bella, d’una immaginazione più potente? I suoi film La strada, Le notti di Cabiria, 8½ e Amarcord hanno vinto l’Oscar per il miglior film straniero. La dolce vita ha conseguito la Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1960, 8½ e Intervista il Gran Premio del Festival di Mosca rispettivamente nel 1963 e nel 1987. Fellini ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1985, e l’Oscar alla carriera nel 1993.
rosita copioli
Rosita Copioli è scrittrice e poeta. Ha pubblicato libri di prosa e saggi, drammi, testi storici, curato e tradotto opere di Saffo, Leopardi, Goethe, Flaubert, Yeats. Fra gli ultimi saggi: La voce di Sergio Zavoli (Vallecchi 2021); Simbolo (Vallecchi 2022); William Butler Yeats. Omero in Irlanda (Ares 2024); Acque della magia. Matteo Maria Boiardo e L’inamoramento de Orlando (Metilene 2024). Fra i libri di poesia: Splendida lumina solis (Forum 1979); Furore delle rose (Guanda 1989); Elena (Guanda 1996); Il postino fedele (Mondadori 2008) Le acque della mente (Mondadori 2016); Le figlie di Gailani e mia madre (Franco Maria Ricci 2020); Elena Nemesi (MC 2021); I fanciulli dietro alle porte (Vallecchi 2022). Su Fellini ha scritto dal 1989 e ne ha curato opere e mostre, fino all’ultimo libro Gli occhi di Fellini (Vallecchi 2020). In uscita nel 2025, per Vallecchi I libri di Fellini: un percorso nella sua biblioteca, tra gli autori e i soggetti amati.