Solo Menti

Isabel Russinova

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Nata a Sofia, cresciuta a Trieste, conseguita la maturità Classica si è iscritta all’Università degli Studi di Trieste nella facoltà di Giurisprudenza, scegliendo in seguito di dedicarsi allo studio delle attività artistiche. Dopo l'esperienza come modella e dopo aver raggiunto la popolarità negli anni ottanta in campo televisivo e cinematografico è oggi un'operatrice culturale, attrice, drammaturga, sceneggiatrice, autrice, scrittrice e produttrice di cinema e teatro. Isabel Russinova è doctor of art and theatre Università of Northwest, American International open University, è docente del Master di scrittura creativa all’Istituto Universitario Armando Curcio, è promotrice della cultura slava nel mondo, nominata dal ministero della cultura della Repubblica di Bulgaria. È altresì corrispondente culturale onoraria MACTT, Mediterranen Academy of culture, tourist, trade; Accademica Tiberina; delegata alla cultura Stati generali delle donne, nonché Testimonial ufficiale di Amnesty International: così il presidente di Amnesty International Antonio Marchesi «Siamo lieti che Isabel Russinova abbia deciso di affiancare con il suo impegno artistico e la sua sensibilità le nostre campagne in difesa dei diritti umani».

Nel 2017 la Russinova ha ricevuto il premio internazionale Le Muse, nel 2018 è stata premiata alla Camera dei Deputati con il Gran Premio Internazionale di Venezia, inoltre, per le sue attività artistiche, ha ricevuto la Stella al merito sociale all’International Social Commitment Awards, infine, nel 2020, è stata insignita del Premio Internazionale Semplicemente Donna, per il suo impegno nel sociale.

Rammentiamo che ha condotto per RAI molti programmi televisivi di successo, ha interpretato più di cinquanta film diretta tra i più importanti registi del panorama nazionale e internazionale e altrettante produzioni teatrali, nei più importanti teatri e circuiti nazionali ed internazionali.

Dal 2011 al 2013 ha diretto, prima come responsabile della prosa, poi come direttore artistico, il teatro di tradizione Alfonso Rendano di Cosenza. Dal 2016 è Accademica Mauriziana per merito. È fondatrice, insieme a Rodolfo Martinelli Carraresi, e direttore artistico della società di produzione Ars Millennia Production.

Ha firmato molte sceneggiature e testi teatrali di successo. Ha pubblicato per la collana 100 minuti junior, Rai Eri (Ti racconto quattro storie, premio internazionale città di Ostia letteratura per ragazzi, premio Beniamino Joppolo per la sezione letteratura per ragazzi) sempre per la stessa collana, Antonio l’isola e la balena, per Pellegrini Editore Galla Placidia, e per Armando Curcio Editore “Reinas, storie di grandi donne”, “La Regina delle Rose” e “Non svegliate Baba Roga”. Sempre per Armando Curcio Editore, Isabel Russinova nel suo percorso artistico e professionale, ha voluto affinare la propria esperienza e creatività dedicandosi soprattutto alla ricerca di personaggi, storie e tematiche rivolte alla memoria, al femminile e ai diritti umani, sia come drammaturga, scrittrice e sceneggiatrice (allieva di Luciano Vincenzoni, “script doctor “tra i più stimati scrittori di cinema) che attrice e autrice. Come direttore artistico, ha ideato e dirige diverse rassegne e festival tematici, su territorio nazionale, per lo più rivolti al femminile e ai diritti umani, raccontati attraverso le arti. Isabel ha sempre cercato di costruire collaborazioni e relazioni tra teatri e università, accademie e conservatori nazionali ed internazionali per dare vita a importanti momenti culturali e sociali volti a dare più energia e coraggio alla cultura come bellezza universale, unico grande patrimonio dell‘umanità.

SOLO TRE DOMANDE

  • Mi de­scri­vo con solo tre ag­get­ti­vi
    • Testarda.
    • Volenterosa.
    • Curiosa.
  • Il solo even­to che mi ha cam­bia­to la vita
    • La nascita dei miei figli, la morte dei miei genitori.

l'intervista di Patrizia Boi

Quale personaggio cinematografico o teatrale ti ha maggiormente appassionato?

Sono legata in generale a tutto il mio percorso professionale, quando accetto un ruolo è perché mi interessa e incuriosisce, dar vita a un personaggio che mi piace, mi intriga. In questo momento sono in scena con Il re muore, un'opera teatrale di Eugène Ionesco, per la regia di Maurizio Scaparro, con le musiche di Nicola Piovani: Il mio personaggio è quello della Regina Marguerite, che per Ionesco rappresenta il pragmatismo e quindi l’ineluttabilità della vita e della morte; il mistero della morte ha ossessionato tutto il percorso letterario di Ionesco. Amo la drammaturgia di Ionesco e mi piace portare in scena Marguerite, ad ogni replica riesco a donare al personaggio qualche nuova sfumatura, come quando, con la frequentazione, scopri qualcosa di nuovo nelle persone che frequenti.
Tuttavia, posso dire che sono molto attaccata ai personaggi che nascono dalla ricerca e dalla mia penna per poi approdare sul palco. A breve, dal 9 all’11 dicembre 2022, porterò in scena Battista Sforza, la signora che sapeva governare l’ignoto, un mio testo che anima uno tra i più interessanti personaggi femminili della nostra storia. Interpretare questo personaggio è un grande piacere per me: riportare alla luce la vita e la memoria di personaggi della nostra umanità così completi come è stata Battista Sforza fanno bene all’anima, infondono coraggio e incuriosiscono stimolando l’approfondimento. Sono molto felice, infatti quando il pubblico, dopo una mia biografia teatrale originale, mi ringrazia per avergli fatto conoscere un personaggio che la storia ha appannato.

Preferisci il teatro, il cinema o la televisione? Perché?

Ogni linguaggio ha la sua caratteristica e la sua forza, ciò che mi interessa è far arrivare un’idea, un messaggio, una storia: ogni storia può essere raccontata con diversi linguaggi, non ci sono regole, ma solo la passione e l’onestà del racconto. Del linguaggio televisivo mi interessa la divulgazione culturale, la proposta di documentari e approfondimenti storici e sociali. In questo momento, e già da due anni, sto conducendo il mio podcast Ether il quinto elemento, in onda su Canale Europa tv, la più grande piattaforma di tv web europee. Ether il quinto elemento, è un programma che tratta di conversazioni con le eccellenze che parlano e si occupano di cultura femminile, ambiente e diritti umani. Il podcast mi sta dando molte soddisfazioni, mi piace far conoscere la professionalità e personalità di persone che si sono distinte per la loro passione e valore. Amo il Teatro profondamente e confesso che le tavole del palco sono davvero vitali per me. Allo stesso modo amo anche il Cinema: è magico quando riesce a sincronizzare tutti gli strumenti del suo essere, recitazione, regia, musica, luci, ambientazioni e sceneggiatura. Insomma, amo raccontare storie e animare personaggi e fatti storici, attraverso gli strumenti che le arti mettono a disposizione, Cinema, teatro conversazioni, sono strade diverse che possono raccontare in modo differente le vicende, l’importante è affrontare la narrazione sempre con studio, passione e verità.

Quali talenti ti ha trasmesso la tua patria di origine, la Bulgaria, quali invece hai acquisito nella tua patria d’adozione, l’Italia?

La Bulgaria è un paese bellissimo, ricco di phatos, tradizioni antiche, originalità e sensibilità, credo di conservare in me, la malinconia, il sentimentalismo, il coraggio e l’intuizione tipici di quel popolo. Dell’Italia mi porto dentro passionalità e generosità, nonché la ricerca della bellezza.

Quali saranno le tue prossime interpretazioni?

In questi giorni sono impegnata anche nella promozione della sesta edizione del mio festival dedicato ai diritti umani raccontati attraverso le arti, che si svolgerà dal 6 al 13 dicembre, tra eventi di cinema, al Nuovo Cinema Aquila, e di teatro, al Teatro Palladium, dove porterò in scena un mio testo dedicato alla Madre Terra, Elegia d’amore. Sarò a Malta in primavera per riportare in scena Agatha Barbara, un mio testo che omaggia la prima presidente della Repubblica di Malta e la prima presidente donna dell’Europa nel dopoguerra. Il testo sarà presentato nel corso dei festeggiamenti dai 100 anni dalla nascita di Aghata e sarà accompagnato da un grande forum internazionale sulla donna, a cui parteciperò. Sarò poi in Albania per presentare Teuta, un altro personaggio che ho scritto per il teatro, che debutterà proprio nella sua terra. Teuta è stata una grande regina, coraggiosa e impavida, che ha voluto rendere grande il suo popolo a costo anche di combattere i romani, invitandoli allo scontro in mare, che conosceva benissimo. Sarò poi, ancora impegnata nella promozione del mio nuovo libro Non svegliate Baba Roga, e all’uscita in Bulgaria del mio libro La regina della rose, tradotto per i lettori bulgari. Il libro racconta la storia di Giovanna di Savoia, zarina Bulgara.
E naturalmente da Venerdì 9 a Domenica 11 Dicembre 2022 al Teatrosophia, A.L.M.A.S. e Ipathia, andrò in scena con Battista Sforza, La Signora che sapeva governare l’ignoto, uno spettacolo che ho scritto e che interpreto eccetto che nella serata di sabato 10 Dicembre in cui vedrete l’attrice Zoe Tavarelli, nella medesima interpretazione. Le Scene e Costumi sono di Wilma Lo Gatto. Zoe Tavarelli sarà Battista in scena in alternanza con me, la sua interpretazione darà un’altra lettura sul testo e sul personaggio, come è normale che sia, ogni volta quando un attore interpreta un personaggio, lo filtra con la propria personalità. Per un autore è molto interessante osservare come un attore anima il personaggio che ha scritto. Devo dire anche che ho pensato subito a Zoe come interprete ideale di questo testo e la regia di Rodolfo Martinelli Carraresi ha cercato di rispettare le caratteristiche di entrambe, la mia, e quella di Zoe. Trovo l’alternanza della interpretazione su uno stesso testo in scena, molto interessante.

Come ti stai preparando ai prossimi spettacoli?

Studiando, studiando, studiando…

SOLO tantE IMMAGINi

 

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