Solo Parole

Sara Bini aderisce al gruppo de I Poeti del Prenestino Labicano

• Bookmarks: 9

 

La poetessa e cantautrice Sara Bini ha chiesto di poter far parte del gruppo de I POETI DEL PRENESTINO LABICANO condividendone appieno il progetto poetico, in sintonia con il Manifesto edito da I Poeti del Prenestino Labicano. Ringraziamo Sara Bini per questa scelta, tanto più perché risiede a Montespertoli, vicino Firenze; ma questo non impedisce di poter apportare i contributi di chi, come Sara, voglia inserirsi nel Gruppo che opera nel quartiere a est della Capitale, in quanto la Poesia non è relegabile in questo spazio in questo tempo, seppur è da qui, che muove i suoi primi passi: l'approccio poetico supera le barriere dimensionali; ciò è chiaramente dimostrato da nostra madre la Fisica Quantistica. Tuttavia ci saranno degli interventi in loco, necessari per la poetizzazione del quartiere, senza i quali rimarrebbe tutto bello ma ideale. A seguire un breve saggio dal titolo “La via della poesia”. La poesia: Come accade. Alcune notizie sul suo percorso poetico musicale.

IL MANIFESTO

I POETI DEL PRENESTINO LABICANO

Si propongono di portare la loro poesia nel quartiere, leggendo personalmente i loro versi per essere ascoltati da chiunque entri in sintonia con loro.
Certi che la Poesia, quando è tale, possa risvegliare le coscienze dalla sedazione a cui, molti di noi, sono stati sottoposti o voluti sottoporre.
Il Poeta è in grado di fare questo, e per questo non si può sottrarre a questa azione poetica, che è una vera e propria poetizzazione dell'ambiente in cui vive, in cui opera.

Non c'è bisogno di costituire circoli culturali, letterari, o quant'altro.
Noi, I Poeti del Prenestino Labicano, siamo convinti che la Poesia possa arrivare a tutti, specialmente al grande numero dei non poeti, specialmente a coloro che conservano la semplicità e l'attitudine all'ascolto, ed è proprio a questi che noi principalmente vogliamo portare a piene mani tutta la Poesia possibile.
Tuttavia ci proponiamo di educare alla Poesia perfino coloro che si mostrano detrattori di questa, perché riteniamo che la Poesia appartenga geneticamente a ogni essere umano.

Claudio Monachesi Roma, Domenica 23.4.23

LA POESIA: uno sforzo di attenzione

L’attenzione è la virtù psicologica cardinale, da cui dipendono forse
tutte le altre, perché non possono esservi né fede, né speranza, né carità
per alcuna cosa se questa non riceve prima attenzione.” (J.Hillman)

In questo momento storico, rendere poesia alla vita diventa, a mio avviso,
uno dei più nobili intenti che l’essere pienamente umano possa proporsi.
Non tutti hanno la forza di farlo, perché l’atmosfera energetica del pianeta
è stata fatta di proposito asfissiante, densa, avvilente. Mai come in questi
ultimi anni, la terra soffre di scarsa vitalità: ogni campo umano è
volutamente degradato, degenerato e abbassato di tono.
In tale panorama, tuttavia, c’è ancora chi ingaggia una lotta spirituale per
mantenere vivo il Bello, il Vero, il Buono. Sono uomini e donne di ogni
razza e condizione, accumunati e sostenuti da un Fuoco che non è di
questo mondo.
Poiché le arti e la letteratura sono la mia passione, mi rivolgo a coloro che
possono ancora ridestare il canto sopito della poesia con la
benedizione di un nuovo sguardo. Lo sguardo poetico non è facile da
sostenere; deve saper attraversare il disagio interiore e il caos esteriore fino
ad estrarne la perla nascosta, la folgorazione del Bello nell’apparente
squallore.
Questo è l’occhio che redime, ma che, per poter fare ciò, deve aver
prima redento se stesso. Occorre allenarsi con costanza e disciplina per
capovolgere l’ordine mortifero dell’inerzia, la comodità dello status quo e
l’apatia che ci deresponsabilizza. Si comincia imparando a stare qualche
minuto in silenzio con se stessi, senza distrarsi nella bulimia
d’informazioni della rete e senza sedare le proprie cariche emotive non
integrate con tutto ciò che il sistema ci propina e che si aggancia ai nostri
lati più (auto)distruttivi.
Questo mondo, questa società sono decisamente allo sbando, ma la qualità,
e anche la poeticità, della nostra esperienza dipendono dal nostro stato di
coscienza. Su questo possiamo lavorare, e forse il mondo, o almeno il nostro, muterà di conseguenza.

COME ACCADE

Vieni.
Qualcuno ci ha chiamati
e fatti
scivolare
alla Corte degli Spettri:
ecco dove accade
Chi c’era quella notte,
ricordi nessuno?
Il Lupo, la Gatta
l’Incendio
e lo Sciamano
Luna piena – forse
nella Torre
un ricamo
Senti.
Armonie sulla mia pelle
spirali di suono
mi stringono le ossa
la carne, il respiro
il sangue, il legno
la terra, il fuoco
Mi tremano le vene:
ecco come accade
Senti.
Un miglio di cipressi
e io – disintegrata
Vieni.
Un miglio al chiar di luna
sulla strada
di Casa.

sara Bini

Laureata in Lingue e Letterature Straniere, Sara Bini si è sempre sentita
attratta dalla poesia, dalla scrittura e dalla musica. Si è formata inoltre come
operatrice di Biomusica e come Counselor a mediazione artistica.
Fin da bambina si è appassionata al violino, alla chitarra e al canto suonando
e cantando in varie band, in cui componeva e arrangiava anche musica
propria. Nel 1997 pubblicò la silloge di poesie “Sehnsucht –Nostalgia dei
Senza Terra”, con cui vinse il primo premio al Concorso Internazionale di
Poesia e Narrativa “Cinque Terre”, nel settore Silloge Edita.
Nel 2013 pubblica “Variazioni Su Tema”, una raccolta di sillogi poetiche e di
racconti, con la casa editrice Evoluzione del Cuore.
Ha sempre affiancato il suo percorso interdisciplinare con un percorso di
ricerca spirituale e crescita interiore. Nella sua esperienza, l’arte e la cultura
sono considerate trasfigurazione e nobilitazione della vicenda umana e canali
di contatto con l’essenza più profonda del vivente.
Nel 2019 pubblica il suo libro “I figli di Lilith. Un tributo a Isolde Kurz e al
Divino in ogni donna.”. Nel 2022 esce il suo saggio “Suono, Scrivo, Creo e
Canto”, focalizzato sul potere terapeutico della creatività e sul songwriting.
Sempre lo stesso anno, con la Delta 3 Edizioni, pubblica la silloge poetica
“Ultrafania”. È autrice del blog “Nostalgia dei Senza Terra”, e sul suo
omonimo canale YouTube si possono ascoltare alcune delle sue poesie e
canzoni.

il suo Blog

www.sarabini.blogspot.com

il suo sito web

https://www.sarabini.com/

Il suo Canale YouTube

https://www.youtube.com/channel/UCu_IIlbG8A5QyT6G0NS0Etw

solo tre immagini

9 recommended